

Il settore dell’edilizia è uno dei più importanti per l’economia del nostro Paese. Nel 2019, dopo circa un decennio di sofferenza, il settore aveva registrato un aumento dell’occupazione del 2,6% e di fatturato del 6%, per oltre 65 miliardi totali. Il 2020, purtroppo non è iniziato allo stesso modo. Dopo il lockdown da covid19, che aveva imposto lo stop alla maggior parte dei cantieri, finalmente sono ripresi i lavori, ma in uno scenario completamente diverso rispetto a marzo, tra nuovi obblighi e nuove normative.
Tra gli aspetti spinosi della ripartenza del settore c’è la questione del contenimento del contagio nei cantieri e del distanziamento sociale. La raccomandazione per la popolazione è di mantenere un metro di distanza interpersonale in condizioni di normalità, che sale a 2 metri in caso di sforzo fisico, come nella corsa. Ne consegue, che anche tra coloro che lavorano presso cantieri edili, il distanziamento dovrebbe essere di 2 metri, condizione impossibile da realizzare, che viene compensata con l’utilizzo di dispositivi per la protezione individuale, per sanificare, termo scanner e test sierologici, i cui costi sono interamente a carico dell’azienda responsabile del cantiere.
L’articolo completo: http://www.internews.biz/distanziamento-impossibile-in-cantiere-dpi-cari-e-introvabili-test-sierologici-per-i-lavoratori-tutto-a-carico-dellazienda-affermano-cari-costruzioni-e-cg-edilcoop/